lunedì 4 novembre 2013

Escursione sezionale del 27 Ottobre

Andiamo a Velina
 
Cari amici, vicini e lontani, è vero che in questo periodo piove abbastanza spesso e la domenica in particolare, ma noi del PAMPI non ci lasciamo scoraggiare quando piove solo acqua, e infatti vi racconterò come andò che domenica 27 Ottobre siamo partiti in 16 alla volta della Val Grande, come da programma.

In verità si erano iscritti in 29 alla gita che avevo organizzato con meta gli Alpeggi di Velina, ma il tempo peggiorato all'ultimo momento ha scoraggiato una parte degli iscritti, che non si sono proprio presentati, ed altri che, dopo il primo scroscio di pioggia, ancor prima della partenza sono tornati a casa .
Abbiamo quindi trasformato la gita da escursione sezionale in individuale ed abbiamo cambiato la meta in qualcosa di più tranquillo: siamo andati in auto fino all'Alpe Ompio e poi abbiamo scarpinato fino all'Alpe Vercio.
La pioggerellina era fine fine e non dava fastidio, non faceva freddo ed i colori dell'autunno contribuivano a creare un'atmosfera rilassante.
Avevamo portato con noi vari sacchetti per raccogliere castagne; fra tutti ne abbiamo raccolti oltre 10 chili. Non sono proprio grosse come i marroni che si vedono al supermercato, ma ci consentiranno di fare la solita castagnata in sede; FORSE, se ci sarà una serata senz'acqua.
Alla fine della camminata, posati gli zaini in auto, si voleva bere qualcosa di caldo al vicino rifugio Fantoli, ma anche questa volta abbiamo dovuto rinunciare perché non c'era un posto libero. Era pieno di gente che attendeva la castagnata in programma per il pomeriggio, infatti in un angolo erano accatastati sacchi con l'etichetta MARRONI DI CUNEO. ( ! )
Saranno mica quelli di Cuneo che hanno messo le vespe cinesi nei nostri castagneti?
Ciao Luigi (non Zibetti) Caira

Dislivello sulla carta = 132 mt a scendere in andata ed in salita al ritorno, con pancia piena e zaini carichi
Distanza percorsa a piedi Andata + Ritorno =  5 km circa

Tempo di discesa = 2 ore, prendendosela comoda, cercando castagne ed ammirando alpeggi e salamandre
Tempo di salita = 1,5 ore, prendendosela comoda
Percorso stradale Gallarate - S.Bernardino Verbano  Andata + Ritorno = 130 km circa
 
   L'escursione è stata diretta da Liviana con la collaborazione di Ermanno & Paolo
   ci hanno fatto buona compagnia gli amici del CAI di Gallarate


potete seguirci con l'immaginazione guardando le foto scattate


le foto delle varie escursioni fatte le trovate seguendo il link alle foto

lunedì 11 febbraio 2013

Bufere al nord, previsti venti anche a 66 km/ora

domenica 3 febbraio sullo Ziccher

Le previsioni dicono che farà freddo, molto freddo, e che ci sarà vento, molto vento, vento da Nord a 30 km/h con folate che potranno arrivare anche ad oltre 50 km/h.
Che fare? Di stare a casa non se ne parla ed allora cerchiamo qualcosa di alternativo; si potrebbe camminare in vicinanza dei laghi, tipo Lesa o Stresa o la zona dell'Alto Vergante.
L'idea viene a Paolo, Monte Ziccher, il sentiero è tutto esposto a Sud, quindi riparato dal vento di tramontana, si arriverà fin dove il vento ci consentirà.
Deciso, si andrà in Val Vigezzo, con il solito spirito Pampi.
Ed allora eccoci arrivare, domenica mattina, al posteggio del Blitz di Craveggia; racchette da neve in spalla perché di neve non è che ce ne sia molta e quella poca non sembra adatta a ciaspolare.
Il percorso già lo conosciamo bene, l'abbiamo fatto più volte, con e senza neve, d'inverno, d'estate ed a mezza stagione, si passa sul ponticello che nella ciaspolata del 2009 portava 1 metro di neve, passiamo dalla Chiesa del Blitz, poi su verso gli alpeggi, attraverso l'Alpe Oro e su ancora fino all'anticima dove qualcuno si ferma mentre in 5 si decide di salire allo Ziccher.
La neve non è granché, sotto la crosta superficiale la neve è tenera e gli scarponi affondano, il pendio è veramente ripido, le ciaspole restano sullo zaino.
In vetta c'è aria, una piacevole brezza se paragonata alla bufera delle previsioni meteo; il tempo per scattare qualche foto e per ammirare il panorama delle Alpi, sempre incantevole da qui nelle belle giornate "ventose"; poi scendiamo.
La discesa è più difficile della salita, ce lo aspettavamo; dobbiamo metterci fronte al pendio e piantare bene gli scarponi nel manto nevoso che smosso in salita ora è più cedevole; solo Rossano ha i ramponi, noi rimpiangiamo di non averli portati; i ramponcini, che ormai da ottobre sono nello zaino, sarebbero comunque inutili, per far presa servono le punte anteriori.
Con calma, facendo attenzione e saggiando la neve prima di caricare il peso, torniamo all'anticima e partiamo tutti assieme verso valle alla ricerca di un angolo riparato e soleggiato dove fermarci a pranzare.
Una volta rifocillati ci rimettiamo in marcia per tornare alle auto, è una bella camminata in discesa, mettiamo le racchette, non che servano ma anche loro hanno il diritto di calpestare un poco di neve.
Verso la fine della discesa ripassiamo in un punto che alla mattina già si era dimostrato insidioso, sono solo 2 metri di terreno ghiacciato, non ci sono appigli e pochi i punti dove poggiare i piedi e neppure tanto sicuri a dire il vero; Rossano fa un ampio giro e si posiziona dall'altra parte, io gli lancio la corda, Paolo fa sicura e comincio col passare io, poi uno alla volta, senza troppi tentennamenti passano gli altri, per ultimo Paolo; abbiamo perso 10 minuti ma anche questa volta dobbiamo ringraziare quel peso in più che ci portiamo sempre dietro, "inutile" secondo alcuni, "essenziale" secondo noi.
Scendiamo alle baite degli alpeggi bassi ed arriviamo poi alla chiesa del Blitz; qui decidiamo di andare direttamente verso l'agriturismo del Blitz, solo per non fare il tratto verso il ponticello, che alla mattina presentava tratti ghiacciati.
Ed è qui ce ci siamo sbagliati perché peggio del sentiero è il tratto di strada che collega l'agriturismo con il posteggio, il passaggio delle auto ha "schiacciato e lucidato" la neve rendendo scivoloso ed infido il percorso.
Eccoci infine alle auto,anche oggi tutto è andato bene, il tempo non solo è stato clemente, è stato sorprendentemente bello.

 
   L'escursione è stata diretta da Paolo e da Ermanno
   ci hanno fatto buona compagnia alcuni amici del CAI di Gallarate


potete seguirci con l'immaginazione guardando le foto scattate



le foto delle varie escursioni fatte le trovate seguendo il link alle foto